Carlos Felipe, combattente dei pesi massimi UFC è stato trovato positivo all’antidoping , precisamente anabolizzante Boldenone, al termine del suo match contro Andrei Arlovski a UFC Vegas 40 (tra l’altro perso per decisione unanime) ed è stato sospeso, ma il fatto assurdo è che accetta la squalifica perchè non ha soldi per difendersi.
CARLOS FELIPE TROPPO AL VERDE PER DIFENDERSI DALL’ACCUSA DI DOPING
Il suo manager Tiago Okamura spiega la situazione del combattente brasiliano a MMA Fighting “Dopo aver parlato con gli avvocati e la commissione, abbiamo capito che c’era bisogno davvero di troppo denaro per difendersi. C’erano 13 integratori non certificati e 5 farmaci che aveva fatto uso in quel mese, soltanto i test sarebbero costati tra i 300 e i 500 dollari ciascuno. Dopo, avremo dovuto prendere un avvocato per difenderci e la spesa è stata stimata attorno ai 10.000 dollari”.
A quel punto il manager ha capito che la somma non era possibile da versare per Carlos Felipe e così il brasiliano ha deciso di accettare la squalifica senza la possibilità di difendersi. Okamura aggiunge che l’atleta aveva già fallito un test antidoping nel 2017 e quindi la punizione sarebbe stata molto pesante. La squalifica è retroattiva e Carlos Felipe può tornare a combattere nell’aprile 2023.